martedì 24 luglio 2007

la mia casa

«... Vidi la festa, la gente, le bellezze veramente rare del paese, i Romani venuti in folla, i villeggianti dei vicini Castelli... L'insieme riesce vivacissimo; e visto dal piede della salita si mostra come un tappeto magnifico, che rincresce di veder poi guastato dai piedi della processione» (M.D'Azeglio).

«Tutta la strada è tappezzata di fiori.. Neanche un filo d'aria si muove e i fiori giacciono al suolo, come se fossero pesanti pietre preziose» (C.H. Andersen).

Quella che si vede accanto, è via Livia nel giorno dell'Infiorata, una festa bella e colorata che si celebra ogni anno la domenica dopo il Corpus Domini, a giugno. Tutta l'aria di Genzano profuma, perché di petali ce ne sono tanti. E l'odore della ginestra, del garofano, della rosetta, del granoturco e ancora, della mortella, della finocchiella, della sausa, del pino e del seme di scopa, si mischia quello del pane appena sfornato, in un turbine che avvolge l'aria e la imprigiona con queste essenze. La via che porta al Duomo, viene totalmente ricoperta da un tappeto floreale che, in pannelli di perfezione artistica, riproduce opere d'arte famose, tappeti elaborati ed opere di pittori celebri. L'Infiorata nata come sentimento di fede è diventata dal 1778, grazie ai fratelli Arcangelo e Nicola Leofreddi, una manifestazione d'arte suggestiva. E' gloria di fiori e di colori, che in poche ore prendono forma. Garibaldi nell'agosto del 1875 si rifiutò decisamente di passarvi sopra perché «certe cose divine non si calpestano».

In questo angolo dei Castelli romani, stretto tra le colline e la Città eterna sono nata e cresciuta. E non potevo non lasciarne segno sul mio blog che muove i primi passi.

1 commento:

Unknown ha detto...

Ma che stai dicendo?