Mi ricordo di quando ero piccola, quando il Natale lo aspettavi dalla fine di novembre. Quando Natale voleva dire vacanze da scuola, l'attesa per la notte con i regali, la Messa a mezzanotte e la festa che dura due settimane. Mi ricordo l'emozione che aumentava al tramonto, quando l'aria era fredda ma addolcita dall'odore di fritto e dolce che usciva da ogni casa.
E oggi, anche se sono cresciuta, Natale è sempre emozionante. Per le luci, per l'attesa, per lo stare insieme, per la gioia di fare i regali e anche di riceverne. Per la speranza che l'anno nuovo sia migliore di quello che vecchio e che porti cambiamenti veri, radicali.
Buon Natale a tutti, ma proprio tutti. A chi ha un lavoro e chi lo ha perso, ha chi passerà le feste sul tetto di una fabbrica per protesta, a chi ama il Natale e anche a chi non lo ama. Tanti auguri a chi ha ancora voglia di sperare che le cose andranno meglio, a chi si prodiga perché veramente qualcosa cambi. Auguri a chi sta male, perché il Natale è il momento della speranza. Auguri a chi è appena arrivato in questo mondo, perché anche loro piccoli oggi ma grandi domani possano fare qualcosa di buono per tutti.
Maranathà.
giovedì 24 dicembre 2009
Iscriviti a:
Post (Atom)