giovedì 24 dicembre 2009

Natale 2009

Mi ricordo di quando ero piccola, quando il Natale lo aspettavi dalla fine di novembre. Quando Natale voleva dire vacanze da scuola, l'attesa per la notte con i regali, la Messa a mezzanotte e la festa che dura due settimane. Mi ricordo l'emozione che aumentava al tramonto, quando l'aria era fredda ma addolcita dall'odore di fritto e dolce che usciva da ogni casa.

E oggi, anche se sono cresciuta, Natale è sempre emozionante. Per le luci, per l'attesa, per lo stare insieme, per la gioia di fare i regali e anche di riceverne. Per la speranza che l'anno nuovo sia migliore di quello che vecchio e che porti cambiamenti veri, radicali.

Buon Natale a tutti, ma proprio tutti. A chi ha un lavoro e chi lo ha perso, ha chi passerà le feste sul tetto di una fabbrica per protesta, a chi ama il Natale e anche a chi non lo ama. Tanti auguri a chi ha ancora voglia di sperare che le cose andranno meglio, a chi si prodiga perché veramente qualcosa cambi. Auguri a chi sta male, perché il Natale è il momento della speranza. Auguri a chi è appena arrivato in questo mondo, perché anche loro piccoli oggi ma grandi domani possano fare qualcosa di buono per tutti.

Maranathà.