domenica 6 aprile 2008

Domenica sera

Sono le undici passate. Ho finito di fare delle cose per le quali ero rimasta indietro pochi minuti fa. Il week end che si sta concludendo in queste ore è stata la più bella parentesi degli ultimi mesi. In più di un'occasione, avrei voluto che il tempo si fermasse. Quando sotto il sole stavo seduta su una panchina sotto la Rocca Maggiore ad Assisi, o quando nel silenzio delle vie dei piccoli centri umbri mi voltavo e accanto a me c'era solo Valerio. Ecco, avrei voluto fissare quei momenti, fermare l'orologio. Ma non per sempre, solo per un po' per riprendere fiato, come dopo una corsa. Perché so che al traguardo di questa corsa manca ancora qualche settimana e sono un po' stanca. Forse domani piove, perché adesso il cielo è coperto. Non è il massimo per iniziare la settimana, ma dopo tre giorni di pace assoluta può accadere di tutto. Ho un paracadute che mi tiene in piedi, la sostanza dei miei giorni, il tessuto delle mie azioni e il senso di tutto. E insieme con questo paracadute ho una rete robusta e forte: i fili hanno nomi, braccia, occhi e mani di quelli che stanno da sempre con me.
Il resto, come dico sempre, viene da sé. Anche se è domenica sera e deve iniziare la settimana di fuoco delle elezioni.

2 commenti:

D@di ha detto...

Che bello, sono tanto tanto contento per te!!!

Andrea Pancotti ha detto...

grande Marta !
Coraggio dai !