giovedì 4 giugno 2009

Tante domande, qualche risposta

Più volte ho aperto la pagina del blog per aggiornarlo, scriverci qualcosa. Ma ogni volta, click, chiudevo e non scrivevo una riga. Un po' mi sento in colpa, perché quando ho iniziato il blog ero partita con le buone intenzioni. Un blog va trattato bene, va coltivato, come una pianta, se no muore. Poi, un blog con il nome come il mio non può spegnersi. L'araba fenice!

La cosa che mi bloccava era una domanda: ma cosa scrivo? Io che per mestiere ho il grande privilegio di raccontare ogni giorno tante storie, quando pensavo al blog mi sentivo scarica, come se non avessi storie belle da condividere. Invece, di cose in questo periodo ce ne sono state tante. L'Abruzzo, in primis, con il terremoto e tutto quello che ho visto, ascoltato, odorato nella settimana in cui ho praticamente vissuto tra tendopoli e macerie. Ho anche scritto un post, ma poi raccontando troppo mi sembrava di violare il silenzio, il dolore, la compostezza di quella gente. Quante parole sono state spese per loro! La speranza è che presto diventino fatti.

Di politica non parlo sul mio blog. La racconto e la vivo ogni giorno, la mia Araba fenice vorrei tenerla pulita. Almeno lei...

Allora, cosa racconto? Stasera, che è una bella sera di giugno fresca e profumata di gelsomino, non ho cose particolari da raccontare. Oggi, dopo quattro giorni di fila, non ho avuto la febbre. I miei domani mattina partono per Madrid, e questa è una bellissima notizia, visto che anche a causa nostra praticamente non sono mai andati da nessuna parte. E poi che sono abbastanza serena: anche questo mi ha insegnato l'Abruzzo. Ogni volta che mi viene l'angoscia, o qualche ansia, penso ai miei amici abruzzesi nelle tende, al loro orgoglio, alla loro speranza di rientrare nelle case. Alla loro tenacia, alla fiera appartenenza a quella terra che trema, trema sempre.

In questa sera di giugno, penso che certe volte non servono storie fantastiche per tenere un blog. Basta un pizzico di serenità, una famiglia in salute e la benedizione, come la mia, di avere un fidanzato d'oro e degli amici fidati e affettuosi.
Buonanotte.


P.S.: voglio aggiungere due righe. Per una persona che sicuramente leggerà questo post e che in questo periodo non sta benissimo. Non sono il mago merlino, non ho bacchette magiche né pozioni favolose. Ma tu, però, amica mia, tieni duro: perché il punto più buio, più nero, quello che ti attanaglia l'anima e che fa sembrare tutto più grande di te è il momento che precede l'alba. La luce è dietro l'angolo, stringi i denti.

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