domenica 26 settembre 2010

I momenti che tornano, quelli che non ci saranno più

Ho iniziato a scrivere questo blog nell'estate del 2007, nel pieno della crisi (la prima) del mio giornale. Un'estate calda, in redazione a presidiare quel giornale che avevamo partorito pochi mesi prima, a resistere per evitare di farci portare via il lavoro. Quella volta ce l'abbiamo fatta.

Questa volta, chissà. Dal 1°ottobre i giornalisti di E Polis sono in cassaintegrazione, fino a quando non si sa. Recupereremo stipendi arretrati, competenze in sospeso. Ma non recupereremo il giornale: quello che era non sarà più. Tutti ci auguriamo che E Polis torni, e quando lo farà sarà diverso, forse non saremo più tutti figli dello stesso padre, non sentiremo più quella fratellanza che univa veneti a romani, napoletani a friulani, sardi a piemontesi, lombardi a pugliesi, passando per Bologna e Firenze. Penso sempre a chi sta peggio, a chi non prende la cassaintegrazione o a chi ha perso il lavoro e non ha più alcuna speranza per il futuro: ma noi chiedevamo di fare il nostro mestiere, di avere delle pagine da riempire. Tutto qua.

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