domenica 19 luglio 2009

La quiete dopo il silenzio

Qualche lettera, digitata di corsa. Poi via, dito anulare destro sul tasto e le parole non si sono più. Cancellate. Inizio a pensare che sia una maledizione, di quelle estive. Come quando è nata l'Araba Fenice, quando quel pezzo di mondo costruito piano piano, i sacrifici, le nottate, le pagine scritte e quelle passate sparissero nel nulla. Puf. Niente più. Dopo due anni, sembra la stessa storia: una di quelle che torna senza avvisare, come chi suona al campanello la domenica mattina presto. Non me l'aspetto, mi coglie di sorpresa. Dico che no, adesso basta, non si può proprio. Sto in silenzio, all'angolo, con il respiro corto.

Poi succede che attraverso una strada di campagna, in silenzio. La macchina scivola sulla lingua d'asfalto e vedo il verde e il marrone, il celeste del cielo spazzato dal vento. Ci sono i grilli e le cicale. C'è il caldo torrido. Accanto a me, la parte migliore della mia vita. Uno sguardo che cancella tutto il resto. La meraviglia della natura che riappacifica l'anima e accarezza il cuore. E' tutto qui.

1 commento:

Unknown ha detto...

bello e reale. complimenti :-)