domenica 8 febbraio 2009

Lettera ai miei occhi

La prima cosa che ho visto con i miei occhi non la ricordo. Ho i primi ricordi dall'asilo, i colori delle pareti, il giallino di muri e soffitti, il verde del giardino, il blu dell'appendiabiti. E il bianco dei piatti di plastica, il verde dei contenitori dove portavano il pranzo e le mezze rosette con la Nutella per merenda. I colori della coperta con la quale mi addormentavo il pomeriggio. Poi, mi ricordo il colore del palazzo di casa mia. Così come i colori della mia cameretta, il rosa del giacchetto che indosso in una foto che conservo ancora. Poi, i volti delle maestre, quelli dei compagni, dei miei fratelli che crescevano.

Dalla V elementare, i miei occhi hanno avuto bisogno di un aiuto. Li ricordo bene, tondi e color oro. Poi c'è stata quello colorato, celeste, rosa, arancio. Sempre tondi. Poi gli occhiali sono cambiati e le lenti si sono fatte più spesse. Sono arrivate le lenti a contatto. E gli occhi sempre lì, a guardare. Quante belle cose, ho visto con gli occhi assieme a occhiali e lenti. Tutto questo fino a oggi.

Domani, se Dio vuole e la scienza è clemente, gli aiuti non mi serviranno più.

1 commento:

D@di ha detto...

Un grande grande in bocca al lupo!!!